Ispezioni strumentali

L’analisi forense delle manoscritture e dei documenti prevede una procedura d’indagine preliminare finalizzata all’ispezione strumentale dei documenti dal punto di vista fisico. Tale procedura è finalizzata innanzitutto ad esaminare le caratteristiche fisiche del documento: tipo di carta, tipo di inchiostro e relativo strumento scrittorio utilizzato, caratteristiche emergenti dal rapporto carta-inchiostro. In secondo luogo, consente di rilevare la presenza di eventuali alterazioni del documento di natura fisica o chimica.

Con riferimento alle ispezioni strumentali, è necessario innanzitutto che il grafologo forense conosca (pur non essendo sua specifica competenza) la varietà di tessuti cartacei esistenti sul mercato, dei tipi di inchiostro più noti e dei relativi strumenti scrittori. A scopo informativo si riportano alcune informazioni generali sui principali tipi di tessuto cartaceo, di inchiostro e di strumenti scrittori.

Tipi di carta

I tipi di carta si distinguono per la porosità (capacità di assorbire umidità ed inchiostri), grammatura (densità espressa in gr/ mq: MEDIA 80 gr/mq ELEAVTA 150 gr/mq) opacità (capacità di non lasciarsi attraversare dalla luce) resistenza (a trazione, strappo, piegatura).

I tipi di carta più utilizzati per uso grafico sono la carta per scrivere, quaderni e carta da lettere (poco assorbente, opaca e ad elevata grammatura) carta per stampanti (resistente, liscia, media grammatura) carta da disegno (elevata grammatura, bianca, sia liscia che ruvida).

Nell’esame forense delle manoscritture sono frequenti i rilievi tecnici su carta uso notarile, carta per cambiali e carta per assegni.

Tipi di strumenti scrittori

I più comuni strumenti scrittori per manoscrittura sono: la penna a sfera tipo Bic è realizzata con inchiostro viscoso e oleoso. La penna roller è realizzata con inchiostro a base di acqua o gel. Il pennarello con punta fine di feltro è realizzato con inchiostro a base di acqua o di alcool. La penna stilografica e la matita in grafite.
A questi strumenti scrittori “per impieghi manuali” bisogna aggiungere gli strumenti scrittori meccanici: stampanti a matrice ad aghi a impatto (per la stampa di fatture, moduli, ricevute e, in generale, documenti che non necessitano di una risoluzione elevata); stampanti a nastro, a margherita (modelli vecchi ormai sorpassati); stampanti ink jet/bubble jet (a getto di inchiostro); stampanti Laser (stampano tramite toner), Fax, fotocopiatrici (a getto di inchiostro o laser) monocromatiche e a colori ecc., stampanti multifunzioni.

Tipi di ispezione strumentale

L’ispezione viene eseguita con sofisticare strumentazioni (stereomicroscopio, microscopio digitale) che, grazie ai forti ingrandimenti, consentono di valutare: la profondità dei solchi impressi sul tessuto cartaceo dallo strumento scrittorio, abrasioni, cancellature, correzioni e quanto altro può essere rilevato nel documento oggetto di indagine. Nel caso in cui lo strumento scrittorio sia di tipo meccanico (stampanti, fotocopiatrici ecc.) i forti ingrandimenti consentono di esaminare la morfologia di un carattere in stampa per stabilire il tipo di strumento scrittorio impiegato.
L’ispezione strumentale prevede, inoltre, l’utilizzo di strumentazioni che consentono di esaminare i documenti in tutta la gamma di lunghezze d’onda (gamma degli infrarossi e degli ultravioletti) non osservabile ad occhio nudo ed al microscopio.

La strumentazione dedicata all’esame dei grafismi prevede l’utilizzo di uno stereomicroscopio abbinato ad un sistema di illuminazione.

Illuminazione in luce incidente

 Normalmente la luce incidente viene utilizzata per una prima osservazione del documento in accertamento nel suo insieme, nello spettro del visibile. la sorgente di luce illumina il documento dall’alto e/o lateralmente. Più essere diffusa, semi-diffusa, a luce fredda, a incandescenza.
La luce incidente risulta essere ottimale per acquisire delle immagini di qualità di particolari da inserire in una relazione tecnica. La luce diffusa anche nello spettro del visibile consente di osservare effetti di luminescenza degli inchiostri

Illuminazione in luce radente

La tecnica della illuminazione a fascio radente consiste nell’illuminare il documento, mediante una sorgente di luce parallela alla superficie del foglio. Mediante le ispezioni a luce radente è possibile osservare molte particolarità presenti sulla superficie del foglio, quali per esempio le irregolarità che interessano il tessuto cartaceo.
Con riferimento alla osservazione dei grafismi, dal verso del foglio può essere messa in evidenza la profondità dei solchi, più o meno accentuata, in stretta con la pressione esercitata dallo strumento scrittorio sul foglio. Può essere utilizzata come indagine di primo livello per rilevare eventuali tracce macroscopiche di manipolazioni, abrasioni solchi ciechi.
O in abbinamento allo stereo microscopio per indagini più approfondite.

Illuminazione in luce trasmessa (o per trasparenza)

L’illuminazione in luce trasmessa viene utilizzata per osservare eventuali anomalie del tessuto cartaceo sfruttando l’illuminazione dal retro del foglio, sfruttando l’effetto della trasparenza. Questo tipo di ispezione può essere anche effettuata appoggiando il documento sul vetro (accuratamente pulito) di una finestra e sfruttando la luce del sole. L’ispezione può essere effettuata, inoltra tramite tavolette luminose disponibili in vari formati. Quando è necessario generare una sorgente luminosa di potenza si ricorre a sorgenti di illuminazione a stato solido (LED) a sorgenti puntiformi a fibre ottiche o a una sorgente a incandescenza a luce bianca.

Illuminazione in polarizzazione di luce riflessa

La luce polarizzata (per mezzo di un opportuno filtro polarizzatore) è utilizzata in abbinamento al microscopio per l’analisi dei grafismi sovrapposti. In alcuni casi si ricorre all’analisi forense di un documento per stabilire, per esempio, se la firma in calce sia anteriore o successiva alla apposizione del testo a stampa. L’utilizzo della luce polarizzata permette di evidenziare e documentare (sotto forma di immagini digitali) se, per esempio, il tratto di toner prodotto da una stampante risulti essere al di sopra o al di sotto del tratto di inchiostro prodotto dalla penna. Nel caso in cui i tratti prestampati risultino essere al di sopra del tratto di inchiostro si conclude che la stampa è stata eseguita successivamente alla firma (questo può succedere, per esempio, nel caso in cui si apponga una firma su un foglio bianco e successivamente venga inserito il testo stampato all’insaputa dell’autore della firma).

Ispezione mediante sorgente di illuminazione nel NIR (infrarosso vicino)

Inchiostri, pigmenti e altre sostanze che sembrano apparentemente della medesima tipologia a occhio nudo, quando vengono ripresi all’infrarosso offrono diverse risposte spettrali: alcuni rimangono, visibile altri scompaiono, altri risultano più o meno visibili. Questo tipo di ispezione consente, pertanto di rilevare, se su uno stesso documento sono stati usati due o più tipi di inchiostro (per esempio una cifra aggiunta su un assegno utilizzando uno strumento scrittorio diverso). Attraverso questo tipo di indagine è possibile verificare alterazioni del documento per cancellazione/ripasso e quindi rendere visibile, per esempio, una scrittura sottostante ad un’altra. Cancellazioni che comportano un’abrasione del tessuto superficiale cartaceo non visibili ad occhio nudo

Ispezione mediante sorgente di illuminazione negli UV (Ultravioletti)

L’ispezione agli ultravioletti è fondamentale nel caso di contraffazioni di banconote e documenti di identità in generale. Con riferimento all’analisi forense delle manoscritture e dei documenti questo tipo di ispezione è utile per rilevare alterazioni meccaniche o chimiche: abrasione e assottigliamento della superfice cartacea a seguito di correzioni; alterazioni chimiche degli inchiostri a seguito di impiego di alcool, scolorina ecc.
Richiedi Consulenza

Contattami per una consulenza professionale